Cinzia Dell'Imperio

PSICOLOGA e PSICOTERAPEUTA

Scritto da Cinzia Dell'Imperio

giocattoli

Si avvicina la Befana, che, si sa, porta tanti giocattoli a tutti i bambini del mondo. E inizia così la corsa all’acquisto dei giocattoli più trendy, dal modellino di auto più nuovo piuttosto che alla bambola più esclusiva, fino ai giochi più stimolanti intellettualmente. Sempre più convinti che più ne abbiano e meglio sia per loro.

Ma un recente studio dell’Università di Toledo, nell’Ohio (USA), ha ipotizzato che l’abbondanza di giocattoli abbia un’influenza negativa sulla qualità del gioco dei bambini (Dauch et al., 2018). Secondo gli autori, infatti, i bambini sviluppano capacità attentive durante l’infanzia, ma non sono in grado di padroneggiarle. La loro attenzione verrebbe disturbata da fattori presenti nell’ambiente. I risultati dimostrano che l’abbondanza di giocattoli può creare tale distrazione.

Nel suo libro Clutterfree with Kids (2014), Becker afferma che gli ambienti con meno giocattoli promuovano la creatività, una maggior cura delle proprie cose e sviluppi una maggior capacità di problem solving.  Inoltre afferma che ci sarebbero meno litigi tra bambini, in quanto costretti a condividere di più i pochi oggetti presenti. Avere pochi giocattoli svilupperebbe anche la perseveranza: infatti i bambini con troppi giocattoli preferiscono quello più facile, rinunciando a quel giocattolo che invece si pone da sfida.

In ultimo, sempre secondo l’autore, i bambini con meno giocattoli sarebbero meno egoisti, e non abituati ad avere tutto ciò che desiderano.

Dunque,  abbiamo visto che il classico atteggiamento iperprotettivo di quei genitori che vorrebbero che i loro figli avessero tutto ciò che loro non hanno potuto avere, sarebbe invece disfunzionale per una loro crescita sana e felice.

Che dire, minimalista o cultore dell’abbondanza? Fate voi, ma se tenete alla felicità dei vostri figli, una riflessione la farei!

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